giovedì 29 dicembre 2016

Rapporto Letture 2016

Senza troppo impegno, traccio un veloce report sulle letture del 2016. Di seguito elenco le letture più interessanti.
La lista completa si trova qui

In Difesa delle Cause Perse Slavoj Zizek
Testo complesso, ben oltre le mie competenze e che mi risulta difficile valutare appieno. Certo è un argomentare deciso, forte, che non scende a patti. E forse anche per questo mi è sembrato eccessivamente ingenuo.

Il Significato dell'esistenza umana Edward O. Wilson
Un libro che parte bene, ma si perde lungo il percorso. Interessante lo spirito che lo anima, ma poteva essere sviluppato decisamente meglio.

Una Scomoda Eredità Nicholas Wade
Libro coraggioso che prende in esame il concetto di razza e sostiene la divisione della specie umana in razze. Merita di essere nominato per il semplice fatto che ha il coraggio di affrontare il tema cercando di svincolare la parola "razza" dal concetto di razzismo.

Dietro le quinte della storia Angela & Barbero
Leggere questo libro è stato come tornare bambino e guardare con occhi sgranati SuperQuark alla tv. Un dialogo leggero, ma gustoso, adatto ai bambini più curiosi.

Che cos'è la Scienza Carlo Rovelli
Appassionante lettura sulle origini e sul senso della scienza.

Urania 1625-1626 (Infiniti) Year's best sf '15 
Splendidi e degni di nota i racconti:
Il Problema della Consapevolezza di Mary Robinette Kowal  
letto in Urania 1626
Un'altra Vita di Charles Oberndorf
letto in Urania 1626 
L'Isola di Peter Watts
letto in Urania 1625  
Erosione di Ian Creasey
letto in Urania 1625

Storie della tua vita Ted Chiang
Antologia superba. Recensione mia

I Sonnambuli Arhur Koestler
Testo impegnativo, a tratti pesante nella lettura, lento. Ma nonostante questo è un libro appassionante, curioso. Una storia delle visioni del mondo, una perla da leggere e, probabilmente, rileggere.

Fabbricanti di Schiavi Damon Knight
Se un giorno avessimo la possibilità di superare l'era della scarsità, se potessimo avere infinite risorse e tutto quello che desideriamo, sarebbe la fine del dominio dell'uomo sull'uomo? Di solito filosofi e scrittori rispondono sì. Questo romanzo risponde decisamente no! Merita di essere letto anche solo per questo.

Apologia della storia Marc Bloch
Un testo per appassionati di storia. Una piccola chicca trovata nei tanti mercatini dell'usato.

Non Lasciarmi Kazuo Ishiguro
Splendido. Leggete la mia recensione completa

Real Mars Alessandro Vietti
Altro romanzo splendido. Leggete la mia recensione

Buio a mezzogiorno Arthur Koestler
Un romanzo notevole, che descrive benissimo l'esercizio del potere da diversi punti di vista.

La Banalità del Male Hannah Arendt
Imprescindibile. Probabilmente uno di qui libri da tutti citato e da pochissimi veramente letto. Altrimenti non si spiegherebbero certe stronzate sul ruolo degli italiani e dell'Italia fascista nel destino degli ebrei d'Europa.

Il Secolo Breve Eric J. Hobwbawm
Ne sentivo parlare da anni, finalmente ho potuto leggerlo. Ne è valsa la pena.

L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello Oliver Sacks
Un testo affascinante, come la mente umana.

Il cervello adolescente Laurence Steinberg
Un testo sull'adolescenza. Senza luoghi comuni, ma con tanti suggerimenti ben argomentati.

La Mennulara Simonetta Agnello Hornby
Romanzo ben lontano dal mio genere, ma che mi ha conquistato sin dalle prime pagine. Ben raccontato, con i colpi di scena perfetti e con una storia commovente.

Miraggi di Silicio Massimo Pietroselli
Uno di quei romanzi che ti lascia un qualcosa di onirico. Bello, appassionante, con un finale che è una vera perla.

La Storia del Mondo in dodici mappe Jerry Brotton
Mi aveva incuriosito da tempo, ma il costo proibitivo me ne ha tenuto lontano. Alla fine non valeva la spesa, più che una storia del mondo è una storia della cartografia.

Il giorno della sfida Paolo Aresi
Aresi si conferma uno dei miei scrittori preferiti. Impregna di fascino qualsiasi suo racconto.

Rivelazioni Micheal Crichton
Crichton è maestro del narrare. E racconta magnificamente una storia che smaschera gli stereotipi sulla violenza di genere.

Il Gioco del Trono G.R.R. Martin
Dopo essermi appassionato alla serie tv ho deciso di lanciarmi nell'universo raccontato dalla penna di Martin. E me ne sono innamorato. Straordinario.

Harry Potter e la Maledizione dell'Erede J.K. Rowling & Tiffany & Thorne
Nulla di eccezionale, ma per un appassionato della saga originale è un tuffo nel passato, nei natali passati aspettando papà che era fuori e mamma che cucinava. Come tornare bambino.

La Banalità del Bene Enrico Deaglio
Il libro in realtà è un mezzo fallimento, ma la storia di Perlasca merita una menzione. E il titolo è azzeccato.

Coyote Rising  Allen Steele
Cara vecchia Space Opera, quanto mi eri mancata!

La Grande Rapina al Treno Michael Crichton
Il maestro racconta in maniera divina un evento che sconvolse la rigida società britannica.

La bussola del piacere David J. Linden
I meccanismi che ci rendono virtuosi sono gli stessi del vizio. Il piacere e la dipendenza orientano ciò che siamo, più di quanto ci piaccia ammettere.

Armi Animali Douglas J. Emlen
Libro interessante che racconta delle armi nel regno animale, con paragoni mirati alle armi umane. Analizza alla perfezione il concetto di rapporto costo/beneficio.

lunedì 12 dicembre 2016

Allucinazioni collettive


Niente, non ce la fanno. Non ci arrivano, non lo fanno apposta, poverini, sono così e non ci possono far niente. Sono arroganti, presuntuosi, saccenti. Sono quelli convinti di essere sempre l'unica parte seria, l'unica votabile, l'unica che un sano di mente possa veramente prendere in considerazione. Sono quelli che ai tempi di Berlusconi si chiedevano come fosse possibile che la metà degli italiani desse fiducia a uno come lui, quando dall'altra parte c'era gente preparata, gente seria, gente che davvero voleva il bene dell'Italia, gente che non faceva brutte figure, gente che non andava a mignotte, gente credibile. Sono gli stessi che oggi al contrario sono gli unici che è possibile votare, perché gli altri sono populisti, ignoranti, non hanno esperienza, non sono realisti. Sono insomma sempre loro, quelli buoni, quelli bravi, quelli che hanno sempre ragione, quelli che la democrazia è fondamentale, ma è un problema se il popolo democratico non vota per loro. Sono quelli che sull'ignoranza del popolo ci fanno, come tutti, la campagna elettorale per poi lagnarsi di tale ignoranza quando premia l'avversario che, evidentemente, ha saputo giocar meglio.
Sono loro, sempre loro, quelli che in ultima analisi vendono fumo e fanno i froci con il culo degli altri.
Cosa ho di sensato da dire oggi? Vengo al sodo e mi spiego. Si fa un gran parlare della nomina dell'ennesimo governo non eletto dagli italiani, il popolino insorge e se ne lamenta, i radical chic sfruttano l'occasione per irridere l'ignoranza e sghignazzano facendo notare che la carica di Primo Ministro non è elettiva, non mancando di sottolineare che questo dice la costituzione che il popolino, scegliendo in ignoranza evidentemente, ha difeso bocciando la loro riforma. Prescindendo dal fatto che la loro riforma non cambiava di una virgola la faccenda, prescindendo dall'evidente ignoranza del popolino, ci sono un paio di cosette che mi preme dire.
Le tengo dentro e vorrei lasciarle, che tanto è inutile e chi non vuol capire non capisce lo stesso, ma non ce la faccio più e quindi le sputo via.
Vero, verissimo anzi, la carica di Primo Ministro non è elettiva, ma nei fatti questa faccenda è stata ignorata praticamente sempre negli ultimi quindici anni almeno. In ogni tornata elettorale i candidati si premuravano di far sapere che se avesse vinto tal partito allora tal tizio sarebbe diventato Primo Ministro, se ne premuravano a tal punto da farlo scrivere ben evidente anche sulle schede elettorali, in bella vista sovrimpresso sul simbolo del partito. Questi partiti, tra cui anche loro, quelli che fanno i froci con il culo degli altri, si son divertiti a ricordare agli italiani che non si poteva votare tal partito perché altrimenti avremmo avuto tal tizio a capo del governo, si sono divertiti a dirti di votare per tal tizio premier prima ancora di dirti di votare per tal partito al parlamento.
E del resto è comprensibile, con simili leggi elettorali quale parlamento vuoi votare? La costituzione dice che il popolo elegge i suoi rappresentanti in Parlamento e il resto spetta al Parlamento per via diretta o indiretta, ma nei fatti le ultime leggi elettorali hanno privato il popolo di questo diritto obbligandolo a firmare a favore di questa o di quella lista chiusa con a capo un tizio che automaticamente ottiene l'approvazione popolare a diventare capo del governo. Leggi elettorali che forse non saranno incostituzionali nella forma, ma certamente lo sono nello spirito, leggi elettorali che loro, sempre loro, sempre i froci col culo degli altri, non hanno mai cambiato negli anni in cui ne hanno avuto la possibilità. E anzi, l'unica volta in cui lo hanno fatto, si sono premurati di lasciare invariata l'unica cosa che davvero contava.

E quindi? E quindi tutta questa faccenda, tutta la tiritera sul Presidente del Consiglio non eletto dal popolo è una fregnaccia di dimensioni bibliche. Una supercazzola immensa. Un esempio di come si usa la credulità popolare, l'ignoranza del volgo, finché fa comodo e la si disprezza quando non fa più al caso nostro.
Del resto lo stesso Renzi era quello che legittimava tale credulità popolare affermando più volte che non sarebbe mai andato al governo senza passare dalle elezioni. Per poi smentirsi alla prima occasione, sempre per parlare di fare i froci col culo degli altri.
Questa faccenda mi ricorda tanto Orwell e lo splendido 1984, romanzo sempre citato ma credo ben poco letto dai tanti giornalisti che se ne sciacquano la bocca. In questo capolavoro c'è un passaggio illuminante. Durante la mensa mattutina l'altoparlante che rilascia le notizie annuncia come la razione giornaliera di cioccolato sia stata aumentata da 12 a 15gr (vado a memoria) grazie ai risultati straordinario ottenuti dal grande fratello in ambito di innovazione agricola. Tutti festeggiano, solo il protagonista resta perplesso, lui infatti ricorda  bene che il giorno prima la razione era di ben 20gr a testa. Eppure è l'unico, tutti gli altri hanno scordato. Sembra assurdo, eppure è così, nessuno ricorda e collega. Nessuno evidenzia l'assurdità di tale annuncio e la palese manipolazione.
Quando lessi questo passaggio pensai subito che fosse esagerato, una voluta iperbole. Sono passati dieci anni e più volte mi sono ricreduto. A volte la realtà supera la fantasia.
E quindi chiudo con due citazioni e un video. E chi vuol capire capisca.

Una generazione che ignora la storia non ha passato... né futuro.
R.A.Heinlein

Chi controlla il passato controlla il futuro.
Chi controlla il presente controlla il passato.
G.Orwell

lunedì 5 dicembre 2016

Considerazioni a margine sul teatrino delle minchiate

Diciamo che ci voglio provare, diciamo che voglio mettere in ordine i pensieri e dire qualcosa di serio sul Referendum, Renzi, il PD, la politica italiana e magari pure su quella Americana. Giusto per non farci mancare nulla.
E partiamo dall'inizio. Partiamo da quella che una volta era la sinistra, quella vera, quella che si opponeva alla destra. Quella per cui riformismo significava venire a patti e fare la lotta nelle aule del parlamento invece che per le strade e nelle fabbriche. Quella sinistra per cui la religione era l'oppio dei popoli, quella per cui il prete era strumento del potere finalizzato a ottundere la mente e far star buone le masse sfruttate. Quella sinistra che giustamente inveiva contro una destra la cui strategia elettorale era il prendere in giro quelle masse, attraverso i valori di Dio, Patria, Famiglia, quella sinistra che questi valori ha distrutto. Il mio post non entra nel merito, non scrive per dire se sia stato un bene o un male, scrivo per riflettere su cosa è cambiato. La mia impressione, da quasi trentenne che di quella sinistra ha solo letto sui libri di storia, è che quella sinistra (seppur spesso utilizzando strategia di propaganda identiche nella sostanza a quelle dei burattinai che voleva combattere), badava alla sostanza più che alla forma. Si combatteva il razzismo nei fatti, perché nell'america che combatteva il razzismo di Hitler i neri erano cittadini di serie C, e non di serie A ( e nemmeno di serie A2), si lottava per i diritti degli omosessuali (e neppure sempre) perché perfino nella Gran Bretagna che aveva combattuto i Nazisti gli omosessuali erano incarcerati (pure quelli che la guerra l'avevano fatta vincere). Si combatteva per i diritti della donna perché in effetti la donna era una cittadina di serie B in quasi tutto il mondo occidentale (e già era tanto rispetto al resto del mondo, in ogni caso).
E oggi? Oggi invece quel che resta della sinistra, o quel che sinistra si fa chiamare, si crogiola nella ricerca della forma, abbandonando la sostanza. Così in America i democratici mandano alle presidenziali un nero e una donna, e vediamo quale delle due novità vincerà, così in Italia si acclama la nomina prima di Letta e poi di Renzi, perché sono giovani e sono il nuovo che avanza. Così si chiedono le quote rosa per dare spazio alle donne in politica, così si nominano donne ai vari ministeri o nelle giunte giusto perché è necessario che si senta l'aria di cambiamento.
Tutto questo, a mio modestissimo parere, alla lunga stanca. Stanca perché il punto non è che il presidente sia Nero, Bianco, Donna o Uomo. Il punto è che faccia bene il suo lavoro. Ma se ti presenti come il primo presidente Nero nella storia degli Stati Uniti e affermi di essere il nuovo che avanza, una vera rivoluzione, mentre alla fine sei bravo al massimo tanto quanto qualunque altro presidente della storia americana (onestamente la presidenza Obama la definirei nella media, senza infamia né lode. Pur considerando l'enorme privilegio di non poter far tanto peggio di Bush), allora è normale che a conti fatti la gente pensi che tu abbia fallito. Ed è ancora più normale che se al turno successivo si ripropone il giochetto tentando stavolta di candidare una donna perché è, appunto, donna allora si cominci a sentire puzza di presa per il culo. Intendiamoci, non voglio dire che il problema sia candidare un nero o una donna, il problema è sbandierarlo come un cambiamento, una conquista, una rivoluzione, e poi continuare invece con la stessa identica politica di sempre.
Lo stesso in Italia, Prendiamo Renzi: doveva rottamare la vecchia politica e non l'ha fatto, doveva essere diverso da chi lo ha preceduto ed è diventato la copia sputata di Berlsconi. Doveva in sostanza essere il nuovo che cambiava l'Italia. E invece ha mostrato la stessa sete di potere e voglia di poltrona di quelli che diceva di dover rottamare. E non contento di veder crollare la pretesa di essere meglio di chi lo aveva preceduto ha mostrato anche di non esser meglio di chi lo vorrebbe seguire. I cosiddetti populisti, quelli che gridano, quelli che fanno propaganda affermando palesi stronzate. Cosa pensate di un governo che faccia propaganda per il Sì al referendum facendo affermare all'omino in televisione che si vota sì per avere una politica più onesta? Lasciamo perdere tutto il resto, ma questo passaggio in quale modo si spiega? Che c'entra la riduzione del numero dei senatori con l'avere dei politici più onesti? Che c'entra la riforma della costituzione con l'onestà di chi siede in parlamento o al governo? Becero populismo, l'avesse fatto Salvini, o Berlusconi, o Grillo i "democratici sarebbero tutti a inveire". Invece zitti, tutti, sono bazzecole da campagna elettorale. E di grazia perché lo stesso metro non si applica per i rivali?
Perché vedete, oggi gli stessi che si vantavano di essere democratici e antifascisti sono quelli che vorrebbero il test di idoneità al voto.
Mi fate pensare a quel meraviglioso romanzo che è Fanteria dello Spazio di Heinlein, in cui per ottenere il diritto al voto bisognava prima aver portato a termine il servizio militare. Il motivo di questo requisito era che secondo le idee dei padri costituenti di quello stato era necessario che si acquisisse il senso della patria, della fatica che comporta la sua difesa e del valore intrinseco del diritto a deciderne le sorti. Chi svolgeva il servizio militare solo dopo averlo terminato otteneva il diritto al volo e la qualifica di cittadino, i militari erano al contrario esclusi dal voto.
Ovviamente, questo che io considero uno splendido romanzo, è stato bollato dai più della sinistra come un romanzo fascista, liberticida. E magari sono gli stessi che oggi chiedono il test di idoneità al voto per escludere gli ignoranti che votano in massa Salvini e Grillo.
Ecco, nella mia modestissima opinione, il problema cari amici potrebbe in fondo essere semplice. Per certi versi siamo abituati ad essere presi in giro dalla destra, da chi entra in politica per difendere i propri privilegi, almeno secondo lo stereotipo venduto dalla sinistra. Lo sappiamo, loro sanno farlo bene, sanno imbellettare le verità di cui vogliono convincerci, ma tutto sommato si può gestire la cosa e fare in modo di conviverci. Quello che non si sopporta, cari ex compagni, è che le stesse minchiate siano il cavallo di battaglia di quelli che dovrebbero essere la nostra risposta a quel modo di far politica. Quello che non si può sopportare è che quelli che per vent'anni ci hanno fracassato i coglioni con la storia di Berlusconi e della sua deriva autoritaria poi facciano esattamente le stesse cose per ottenere, e tenere, il potere. Ecco, questo è insopportabile, questo è prendere per il culo. E, abbiate pazienza, se proprio per il culo dobbiamo essere presi... preferiamo l'originale. Che non si batte.