giovedì 31 dicembre 2020

Rapporto letture '19-'20

Rapporto letture combinato 2019-20        

Era mia abitudine, negli anni passati, redigere una sorta di riassuntino delle letture affrontate nei dodici mesi precedenti. Lo scorso anno, complice una sensibile riduzione dei libri letti, non ho mantenuto l'impegno. Allora, visto che il volume letto in questi due anni è comunque inferiore alle abitudini pre '19, ho deciso di provare a buttare giù qualcosa che valesse come rapporto letture per entrambi gli anni. Sono un po' arrugginito, abbiate pazienza e, se sbaglio, mi corigerete.


2019 (38 libri)

Le Particelle Elementari Michel Houllebecq

Houllebecq solletica qualcosa dentro di me, il suo cinismo lucido accompagnato dall'amara consapevolezza di un qualche romanticismo interiore insulta il mio essere e allo stesso tempo fa la corte alla mia (presunta) intelligenza. I suoi libri sono spesso racconti di sconfitti di successo, eterni insoddisfatti. Questo libro mi ha lasciato un vuoto senso di perdita, la sensazione che la vita mi stesse scivolando via, come fossi separato dal mondo da una sottile membrana che non ero in grado di rompere. Una profonda sensazione di aver gettato via le occasioni della vita per quell'ansia onnipresente di non essere. Oggi, scrivendo queste parole, non posso fare a meno di ricordare che proprio poche settimane dopo aver letto questo libro decisi di buttarmi in qualcosa che mi sembrava allora profondamente stupido ma che pure l'istinto mi diceva di seguire. Mi ha portato immensi guai e sofferenze, ma ad oggi non ne sono pentito. Mentirei se dicessi che la mia vita da allora non è cambiata, e a conti fatti forse questo libro, con il suo profondo decadentismo, ha avuto un ruolo non trascurabile nel mio percorso.

Sdraiato sotto la tenda, Michel attese l’aurora. Sul finire della notte scoppiò un temporale molto violento, del quale, stupendosene, ebbe un po’ paura. Poi il cielo si placò, cadeva una pioggia regolare e lenta. Le gocce colpivano la tela della tenda con un suono opaco, a qualche centimetro dal suo viso, ma Michel era al riparo dal loro tocco. Di colpo ebbe la sensazione che la sua intera vita sarebbe stata simile a quel momento. Lui avrebbe attraversato le umane emozioni, talvolta sentendosele vicinissime; altri avrebbero conosciuto la felicità o la disperazione; nulla di tutto ciò sarebbe mai riuscito a riguardarlo o a colpirlo. Quella sera, pur continuando a ballare, Annabelle non gli aveva staccato gli occhi di dosso. Lui aveva avvertito il desiderio di riscuotersi, ma non c’era riuscito; aveva avuto la nettissima sensazione di sprofondare in un’acqua gelida. Eppure tutto era eccessivamente calmo. Si sentiva separato dal mondo da qualche centimetro di vuoto che formava intorno a lui un guscio o un’armatura.


Serotonina Michel Houllebecq

Questo libro si muove nel solco del precedente, stesso autore e, per quanto le tematiche siano in parte differenti, simile è il tono di fondo. Io consiglio a tutti la lettura di Houllebecq, è un profondo conoscitore dell'animo umano. Se non vi toccherà perché le sue narrazioni sono diverse dalle vostre, almeno vi farà capire qualcosa sugli altri.

A ben guardare, la mia vita si era svolta comunque in maniera strana. Per molti anni, dopo la separazione da Camille, mi ero detto che prima o poi ci saremmo ritrovati, che era inevitabile perché ci amavamo, che, come si suol dire, bisognava lasciar cicatrizzare le ferite, ma in fondo eravamo ancora giovani, avevamo tutta la vita davanti. Adesso mi voltavo e mi accorgevo che la vita era finita, ci era passata accanto senza mai farci davvero dei gesti evidenti, poi aveva raccolto le sue carte con discrezione ed eleganza, con garbo, e si era molto semplicemente allontanata da noi; a dire il vero, guardando con attenzione, la nostra vita non era stata affatto lunga.


La Storia Infinita Michael Ende

Come tutti voi da bambino ho amato il film (se non lo avete visto andate a fustigarvi e cercate di recuperarlo), da adulto ho desiderato leggere finalmente il libro. I ricordi di me bambino si sono mescolati alle esperienze della vita adulta, ma leggere la morte di Artax (il suo volersi lasciar morire) mi ha colpito risvegliando alla coscienza il trauma di quella scena così forte che ancora oggi ho una sorta di terrore viscerale per le sabbie mobili.


Nelle Terre Estreme  Jon Krakauer

Famoso anche grazie al film omonimo, questo libro racconta di un ragazzo che decide ad un tratto di abbandonare la vita che tutti noi condividiamo per gettarsi in una esistenza libera da legami e immersa nella natura selvaggia. Selvaggia sul serio, con le conseguenze che questo comporta. Leggere queste pagine mi ha messo di fronte alla realtà della mia condizione di comodo integrato, della profonda vigliaccheria che forse tutti noi esercitiamo nel preferire le nostre comode esistenze al rischio di sperimentare realmente il senso della parola libertà.


Quel che Resta del Giorno Kazuo Ishiguro

Di Ishiguro avevo già letto "Non Lasciarmi", con tematiche distanti da questo titolo ma con una certa malinconia di fondo che ho ritrovato in questa lettura. Narra di un uomo e della sua vita trascorsa entro rigidi schemi, all'interno di una narrazione che dava un senso alla sua esistenza, e del suo smarrimento di fronte ai tempi che cambiano e allo sgretolarsi di tutte quelle solide certezze entro le quali aveva inquadrato la propria esistenza. Quel che resta, alla fine, è la sensazione di quel che avrebbe potuto essere se con più coraggio si fosse lasciato andare seguendo le emozioni più che la ragione. Vi suona familiare?


I Nipoti di Zamjatin a cura di Mario Grasso

Questo libro mi è molto caro, regalatomi da una cara amica. Si tratta di una antologia di fantascienza sovietica e io, da grande appassionato, desideravo leggerlo. Il libro è ovviamente fuori commercio, si può ricercare presso le piattaforme dell'usato. La mia copia però non ve la cedo.


 Sapiens Yuval Noah Harari 

Harari è lucido, profondo, le sue trattazioni sono di ampio respiro e dipingono un affresco dell'umanità affascinante. Dopo aver letto questo libro ho deciso di procurarmi anche gli altri suoi testi stampati in Italia.

Miti e finzioni abituarono le persone, fin quasi dalla nascita, a pensare in un certo modo, a comportarsi in linea con certi parametri, a volere certe cose e a osservare certe regole. Crearono con ciò degli istinti artificiali che consentirono a milioni di estranei di cooperare con efficacia. Questo sistema di istinti artificiali si chiama cultura


Il Capitale Karl Marx

Lo metto in fondo, ma in realtà è il primo libro letto del 2019, seppur a un certo punto messo in pausa per la mole fuori categoria (quattromila pagine circa).
Una lettura illuminante, Marx era un fine pensatore, che in maniera precisa e puntuale illustra la terribile tragedia umana del capitalismo ottocentesco. Solo per la sua capacità di descrivere, categorizzare, merita un posto nell'Olimpo dei più importanti pensatori della storia umana. Le ingiustizie raccontate in questo libro entrano nella pelle, permettono di toccare con mano una realtà che oggi, in occidente, ci appare lontana. Eppure tale realtà esiste ancora in altre parti del mondo e, sinistramente, le perdita di terreno delle conquiste sociali negli ultimi decenni fa apparire sinistri presagi all'orizzonte. Nonostante il suo storicismo si sia dimostrato fallimentare, Marx resta comunque una lettura obbligata per chi voglia capire un po' del mondo in cui sta vivendo.



2020 (37 Libri)


Furore John Steinbeck 

Regalo a cui sono particolarmente legato, Furore è un libro che non può non accendere la rabbia sopita in fondo al vostro animo. Narra la storia di una famiglia spogliata di tutto quel che possiede a cause delle fredde leggi del mercato capitalista. Una storia in cui non esistono tutele, in cui è il mercato a decidere della vita e della morte, in cui l'autoregolazione significa che la gente morirà di fame. E forse riportare questo libro subito dopo Karl Marx ha un certo senso.


Respiro Ted Chiang

Chiang si inserisce nel filone della fantascienza speculativa (speculative fiction) e a me ricorda molto Greg Egan, che però spesso è più concentrato sulla Hard-SciFi. In ogni caso, le storie di Chiang sono sostanzialmente profonde immersioni nel concetto di libertà, non libertà sociale, bensì libertà in senso stretto: libero arbitrio. Leggere questa antologia è come fare un viaggio dentro noi stessi alla ricerca di quel qualcosa che ci rende unici, che ci rende esseri pensanti liberi e autodeterminati. In questo senso le storie di Ted Chiang sono illuminanti oltre che affascinanti, offrendo acuti balzi di prospettiva che hanno il potere di traslare le nostre convinzioni e capovolgere la visione del mondo del lettore attento. Io ho semplicemente amato il suo narrare, le emozioni intellettuali offerte da questo autore sono un trip mentale e danno dipendenza.

Considerate il fenomeno della luce che incontra l'acqua secondo un certo angolo, e che poi la attraversa secondo un angolo diverso. Spiegatelo dicendo che la differenza dell'indice di rifrazione ha causato il cambiamento di direzione della luce, e vedrete il mondo come lo vedono gli esseri umani. Spiegatelo dicendo che la luce ha reso minimo il tempo necessario per arrivare a destinazione, e vedrete il mondo come lo vedono gli eptapodi. Due interpretazioni molto diverse. L'universo fisico è un linguaggio con una grammatica assolutamente ambigua. ogni evento fisico è un'espressione analizzabile in due modi completamente diversi, uno causale e l'altro teleologico, entrambi validi, e nessuno dei due rigettabile, indipendentemente dal contesto.


Memorie del Sottosuolo Fedor Dostoevskij 

Cosa volete che vi dica su di un libro do Dostoevskij? Pure a provarci potrei dire di aver compreso forse giusto la superficie di un romanzo di questo grandissimo autore. Le mi sensazioni durante e dopo la lettura sono state di meraviglia, per la descrizione sconvolgentemente precisa di quanto abietto possa manifestarsi l'animo umano in chi cova risentimento per non essere stato all'altezza delle proprie stesse aspettative. Tutto quel che posso dirvi è di leggere Dostoevskij, con attenzione. Non ve ne pentirete.

Per tutta la vita non mi sono neppure potuto figurare un altro genere d'amore, e sono arrivato adesso al punto di pensare talvolta che l'amore consista proprio nel diritto spontaneamente concesso dall'oggetto amato di tiranneggiarlo. Nelle mie fantasie del sottosuolo non mi sono mai figurato l'amore se non come una lotta, che facevo cominciare sempre dall'odio e finire con l'asservimento morale. 


 Il Pugno dell'Uomo Davide Del Popolo Riolo

Ho conosciuto Davide come scrittore in un momento particolare della mia vita, durante la malattia di mio padre. Il suo "De Bello Alieno" mi aiutava a distrarmi e ha allietato le tristi giornate di allora. Ho accolto con piacere la sua vittoria del Premio Urania e mi sono fiondato nella lettura di questo romanzo che ho trovato ricco di pregi e scarso di difetti. La storia è interessante, la narrazione è agile e l'affresco dipinto incuriosisce il lettore. Davide poi è una persona simpatica e alla mano che ho avuto il piacere di incontrare di persona a StraniMondi nell'ormai neppure tanto vicino ottobre 2018. Posso solo sperare che continui a scrivere, perché di questo passo le sue qualità di scrittore miglioreranno sempre di più.


Guerra al Grande Nulla James Blish 

Si tratta di una rilettura. Avevo letto questo romanzo più di dieci anni fa, la sua pubblicazione su Urania mi ha convinto a rileggerlo. Per gli appassionati di fantascienza non ha bisogno di presentazioni, per gli altri dirò qualche parola: è la storia di una missione umana su di un pianeta in cui una razza aliena riesce a vivere in pace e senza conflitto in un mondo in cui non esiste il concetto di Dio e bene e male sono praticamente parole prive di significato. Il potenziale dirompente di questa idea lo capite da soli, spero, altrimenti non saprei proprio cosa dirvi.


La Società Aperta e i Suoi Nemici Karl Popper 

Stiamo parlando di uno dei libri più importanti che siano mai stati scritti. Popper è un pensatore fine, conosciuto soprattutto per aver messo in chiaro cosa distingue la scienza dalle altre pratiche umane non scientifiche. Spiegare in poche parole questo libro è complesso, impossibile condensare l'importanza di milleduecento pagine in poche righe. Per quanto mi riguarda è probabilmente il libro che da ora in poi nominerò quando mi si chiederà "qual è il libro che più ha contato per te".

Non esiste alcun criterio generale di verità. Ma ciò non legittima la conclusione che la scelta fra teorie concorrenti sia arbitraria: significa soltanto e molto semplicemente che noi possiamo sempre errare nella nostra scelta, che possiamo sempre vederci sfuggire la verità o che possiamo non raggiungerla, che non possiamo mai pretendere la certezza; che noi insomma siamo fallibili.


Homo Deus Yval Noah Harari

Un approfondito affresco dell'umanità vista dal di fuori (per quanto possibile visto che l'autore è anch'esso, udite udite, membro dell'umanità stessa). Si tratta di una spassionata analisi dei motivi per cui la storia umana è andata  come è andata, a cui si aggiunge una serie di motivi per cui potrebbe andare da ora in poi in maniera ben diversa. Tra i temi trattati vi sono il libero arbitrio, le definizione di libertà, intelligenza e coscienza. Cosa e chi siamo davvero? Cosa e chi saremo?

Come sanno bene tutti i contadini, di solito è sempre la capra più intelligente del gruppo quella che combina più guai – ed ecco perché la Rivoluzione agricola comportò un depotenziamento delle abilità mentali degli animali allevati. La seconda Rivoluzione cognitiva, sognata dai tecno-umanisti, potrebbe fare lo stesso con noi, producendo ingranaggi umani che comunicano ed elaborano dati molto più efficacemente che in passato, ma che riescono a malapena a prestare attenzione, a sognare o a dubitare. Per milioni di anni siamo stati scimpanzé evoluti. In futuro, potremmo diventare formiche di taglia gigante.