venerdì 7 novembre 2014

Metti una sera, una luna e un aereo. E la spazzatura da buttare...

Metti che stasera mi tocca andare a buttare la spazzatura. Metti che la strada è buia perché da qualche giorno qualcuno si diverte a usare lo spegnino per strada. Metti che allora uno alza lo sguardo. Opperòmachebellezza! C'è la luna! E che luna! E metti che ti fai tutta la strada a guardare come uno scemo quel pezzo di terra che sta lassù in cielo, magari provando anche un pochino di invidia per chi c'ha pure fatto due passi mentre a te tocca buttare la monnezza in via Cogoleto. 
Diciamocelo, sarà pure un pezzo di terra arida e dal clima insalubre, ma non è che poi quaggiù si stia poi benissimo, insomma un viaggetto ce lo si farebbe volentieri. E comunque non volendo annoiarvi con certi pensieri ritorno all'affascinante racconto delle mie gambe che affrontano le impervie difficoltà di via Cogoleto e delle mie mani che eroicamente sopportano il peso dell'immenso fardello. 
Essìpperò che dopo aver compiuto il glorioso gesto, mentre sto andando al trotto, o forse al galoppo, verso casa mi capita di vedere delle luci nel cielo che solcano l'aria come lo sgombro con cui ho cenato stasera, poraccio lui, solcava l'acqua fino a qualche giorno fa (un minuto di silenzio per lo sgombro, non si dica che non ho un cuore, oltre che uno stomaco).
Insomma non vi nascondo che l'associazione luna-aereo in volo mi ha affascinato. Sarà banale, abusata, ma è  qualcosa che colpisce se ci si pensa. In una sola immagine troviamo una delle più grandi realizzazioni dell'ingengo e delle abilità umane insieme a quello che è al momento il punto più lontano raggiunto fisicamente dalla specie umana nella sua totalità. E io intanto vado a buttare la spazzatura... Che il destino (ma chi te l'ha chiesto) abbia voluto dirmi qualcosa?
Vabbè, facciamo finta di niente, se vuole dirmi altro mi scriva su wapp, oppure lasci un commento.
Quello che mi è venuto in mente è che sarà banale, sarà abusato, ma la nostra specie è in grado di fare grandi cose. Ma grandi sul serio. Ecco, forse è il momento di ricordarci che la grandezza di una civiltà non si misura, solamente, dalla quantità di spazzatura che produce. Là fuori, ma pure qui dentro, c'è un mondo, anzi un universo (e forse anche più).

 
Il sogno dell'ingegnere tedesco (Von Braun, sognava una missione su Marte) doveva realizzarsi nel 1980. Invece è rimasto incompiuto, si dice per ragioni economiche. Eppure la missione militare americana in Iraq è costata trentacinque volte quello che sarebbe costata una missione verso Marte con la costruzione di una cupola sul pianeta rosso. Non sono i soldi che mancano. È il profilo culturale che si è abbassato, è la capacità di sognare che è diventata asfittica. Ma la storia è così, segnata da corsi e ricorsi: se ci crediamo, il grande viaggio può ricominciare.

Paolo Aresi, robot 66 pag. 139




 Sì, forse è soltanto una beffa colossale, senza scopo. Ma ti posso dire questo, qualunque sia la risposta finale: ecco davanti a te una scimmia che ha cominciato ad arrampicarsi, e continuerà a farlo, a guardarsi intorno per vedere tutto il possibile, finché l'albero la sosterrà. 
Robert Anson Heinlein, I Figli di Matusalemme

Grazie Bob, c'è chi vive pur essendo morto...




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